Le barche in legno e il naèt
Le barche in legno e il naèt
Si dice che il Naèt sia nato in un cantiere nautico di Monte Isola molto tempo fa: la forma, lunga e stretta, ricorda moltissimo la famosa gondola di Venezia.
Per gli isolani era un veicolo di trasporto eccezionale e al tempo stesso indispensabile per raggiungere la terra ferma e dedicarsi alla pesca. Alcuni anziani dell’isola raccontano storie riguardanti una persona di nome Archetti che, fuggita dalle carceri Veneziane, si rifugiò a Monte Isola e ideò il Naèt. Era una barca molto utile per i pescatori in quanto leggera, agile e veloce. Si potevano percorrere parecchi km a remi e risultava essere molto versatile per i pescatori.
Oggi è presente solo un costruttore di barche a Monte Isola, il “Cantiere Nautico Ercole Archetti”.
Gli strumenti di lavoro erano e sono tutt’ora molto semplici: martello, scalpello, ascia e pialla. Il tipo di legno usato era ed è ancora oggi il castagno per l’intelaiatura ed il larice per il resto della barca.
La lunghezza era di 7 metri, rispettata fino al 1958 quando con l’introduzione del motore venne ridimensionata a metri 6,40; la larghezza è di metri 1,40 e il fondo nel punto centrale è largo 80 cm. Prima dell’introduzione del motore, al Naèt si applicava la vela aggiungendo alla barca solo due pali di castagno incrociati, uno alto 3,5,metri ed uno 4.
Foto: Fiorello Turla
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